Venerdì 22 Novembre 2024

Covid-19 e retail. L'indagine di Domo sas

Durante il lockdown, Domo sas di Marcello Dolcini ha raccolto considerazioni e stati d’animo di vari attori della filiera underwear, beachwear e nightwear, con lo scopo di analizzare la situazione contingente e trovare spunti di riflessione e strategie d’azione. I pareri raccolti provengono da punti vendita di fascia media e medio-alta distribuiti lungo tutta la nazione, agenti del settore che rappresentano brand di medio e medio-alto livello, e aziende.

Diversi sono i temi emersi dall’indagine che Domo sas ha suddiviso in quattro blocchi; il primo che riportiamo oggi riguarda l’incidenza della pandemia sul fatturato e l’accesso alle collezioni primavera-estate 2020.

"L’elaborazione dei dati di negozianti e agenti porta a risultati molto simili fra loro: 47% per gli agenti e 44% per i negozianti (media). Disponendo dei commenti individuali sono evidenti le grandi differenze tra chi opera in zone in cui il business abitualmente parte più tardi (-10%) rispetto a chi opera invece in zone in cui le festività pasquali significano di norma l’inizio ufficiale delle vendite estive (-40/50%). Chi opera in ambiti lontani da centri di interesse turistico prospetta addirittura cali delle vendite pari all’80% dei volumi abitualmente sviluppati" sostiene l'indagine di Dolcini. 

Data l'incognita sulla limitata possibilità di accedere, da parte dei consumatori, alle spiagge e alle piscine, la merceologia beachwear sarà probabilmente, in percentuale, la più penalizzata salvo che la situazione a livello di possibili contagi non migliori drasticamente. La grande sfida è quindi quella di modulare correttamente l’assortimento in negozio in funzione di quelli che saranno i prossimi sviluppi in materia di decreti: probabilmente serviranno prima prodotti più funzionali (intimo-homewear) poi quelli fashion come il beachwear.

Per Dolcini il pericolo è di lasciarsi andare e snaturare le caratteristiche peculiari di ogni singolo punto vendita, di ogni agenzia e di ogni azienda. L’incertezza è tanta e i suggerimenti da condividere sono quelli di mantenere la lucidità, ridurre al massimo i costi e conseguentemente gli acquisti indirizzandoli, ove possibile, verso quantità e merceologie più consone al momento rafforzando, se necessario, l’identità delle proprie attività. Il concetto “faccio/vendo di tutto” non può più funzionare.

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