Appassionata di moda, fashion blogger e fra il 2010 e  il 2015 buyer di lingerie per Topshop, una delle catene di abbigliamento più importanti del mondo. Parliamo della giovane stilista londinese Georgia Larsen, fondatrice del brand di intimo DORA LARSEN. 

Durante il suo ultimo periodo come buyer del settore, era all'apice la moda della corsetteria nera, sexy, di ispirazione bondage, e Larsen pensò che fra non molto le donne avrebbero sentito il bisogno di un intimo più colorato e confortevole. C'era quindi un vuoto nel mercato che andava colmato con capi dalla vestibilità ottima, comodi e originali. Così, nell'estate 2016 è nato il suo brand, inquadrabile nel segmento del lusso abbordabile.

Rosa conchiglia, lime, lilla, blue marino, zafferano, rosa antico, muschio...il colore è in grado di suscitare tante emozioni e stati d'animo, il segreto è nella capacità di combinare sapientemente le tonalità. Tulle e delicatissimo pizzo, coniugati con linee moderne e dettagli sportivi, fanno il resto. La collezione è stata da subito un successo e attualmente è presente in 60 punti vendita di 20 Paesi diversi. Dora Larsen vanta una presenza forte nei mercati di Regno Unito, Germania, Olanda e Giappone, ma le prospettive di espansione nel resto di Asia, Europa e negli Stati Uniti sono molto promettenti. Anche le vendite online vanno alla grande, con un incremento del 400% dalla collezione per la primavera-estate 2018.

Visto l'ottimo riscontro in materia di vestibilità, a partire dall'autunno-inverno scorso Dora Larsen amplia la sua gamma di taglie, che per i reggiseni andranno dalla 30 alla 38, in coppe A-F, e dalla XXS alla L per le parti basse. Fra i modelli a disposizione, body,  balconcini imbottiti, ferretti, triangoli con imbottitura estraibile, bralette e bandeau, ognuno abbinabile a slip o culotte.  Pur restando fedele al suo design essenziale, in questa stagione i capi esibiscono anche delle aperture inattese, coppe con le pince e sensuali giochi di stringhe sulla schiena.

Dora Larsen è un brand molto attento alla trasparenza assoluta per quanto riguarda l'aspetto etico della sua produzione, inoltre, non ritocca mai al computer le foto delle modelle che indossano i suoi capi, un atteggiamento schietto che le consumatrici del marchio hanno saputo apprezzare.