Lunedì 25 Novembre 2024

Luca Pagliani - Bergianti & Pagliani

Unicità come valore

"Noi siamo ripartiti da quello che sappiamo già fare ovvero collezioni di qualità e made in Italy. Non abbiamo un piano B ma pensiamo che sia necessario individuare le peculiarità di ogni cliente, di ogni zona, trovando delle strategie per ogni singolo territorio". È così che Luca Pagliani titolare insieme alla moglie Monica Bergianti di Bergianti & Pagliani srl e direttore creativo dei brand laFABBRICAdelLINO e LFDL ha deciso di affrontare questo periodo di emergenza, partendo dalle necessità dei singoli clienti: "Dopo il lockdown ogni contratto è stato fatto su misura del cliente. In quasi 200 ordini abbiamo capito cosa serve alle boutique, e abbiamo cercato di andargli incontro, sperando di costruire solide basi per il futuro".

Per quanto riguarda la campagna vendite dell'autunno-inverno 2020/21 l'azienda ha allungato il periodo di quindici giorni per i punti vendita che vogliono acquistare o ridimensionare l’ordine. Mentre l'uscita della collezione primavera-estate 2021 è prevista per il 15 luglio e valorizzerà i modelli storici e i best seller dell'azienda: "Abbiamo analizzato le collezioni che abbiamo realizzato negli ultimi cinque anni, individuando quello che ha funzionato meglio e l'abbiamo rivisto in chiave attuale. Non è il momento delle sperimentazioni ma di dare valore ai nostri pezzi forti" afferma Luca Pagliani a cui abbiamo anche chiesto se pensa che, dopo questo periododi blocco delle produzioni, ci sarà un diverso calendario delle collezioni. "Non penso che cambieranno i programmi di chi fa due uscite, come noi, mentre sarà più complicato per le aziende che solitamente presentano quattro uscite l'anno, dividendo le stagioni in pre-collezione e collezione. Probabilmente sarà più gestibile fare una collezione a stagione, più ampia. Per quanto riguarda le tempistiche, uscire alla fine dei saldi per noi è vincente, ovvero ai primi di settembre".

Abbiamo poi chiesto a Luca Pagliani una previsione di come sarà il futuro dei consumi nel nostro settore: "Si verificherà una contrazione dei consumi in generale mossa principalmente da un aspetto emotivo. Ma ci sarà un ritorno ai negozi di qualità, di nicchia e dal contenuto moda, boutique di fiducia a cui le persone si rivolgono alla ricerca di capi ricercati, dai tessuti naturali, moderni e di qualità".

Un ultimo pensiero va alle fiere virtuali e, in generale, a quello che gli strumenti virtuali possono fare per agevolare il lavoro di azienda e agenti: "Potrebbe essere più agevole mandare ai clienti una presentazione in digitale della collezione e inviare solo i capi che reputano interessanti, quindi una selezione e non l'intero campionario".