Giovedì 21 Novembre 2024

MarediModa resta leader per i tessuti di beachwear, intimo e athleisure

Pur nel pieno della congiuntura sfavorevole che sta attraversando l'economia mondiale e che vede il tessile tra i settori più colpiti, l’edizione numero 22 di MarediModa si chiude con indicatori positivi nonostante un calo dei visitatori, in parte dovuto a una riduzione delle delegazioni dei buyer ma con una sostanziale tenuta del numero delle aziende presenti.
“A MarediModa rappresentiamo l'intera filiera premium dei tessuti e degli accessori per il beachwear, l'intimo e l'athleisure, garantendo qualità, tracciabilità ed etica del prodotto - sottolinea Claudio Taiana, presidente del salone - Da un primo report tra gli stand, gli espositori si sono detti particolarmente soddisfatti della qualità della clientela che hanno potuto incontrare. Oltre cento collezioni Made in Europe, eventi, workshop, previsioni sulle tendenze, installazioni, una selezione dei migliori atelier di design esclusivi e produttori conto terzi, fanno della nostra fiera il vero appuntamento imperdibile per il settore. Da domani inizieremo a preparare la prossima edizione. Prima di Cannes saremo a febbraio a Milano Unica e poi a giugno alla Miami Swim Week”.
Impressioni confermate anche al termine della fiera da parte degli espositori.
“Abbiano sicuramente notato il calo dei visitatori, rispetto agli anni scorsi – commenta Romina Barelli (Carvico e Jersey Lomellina) – Ci sono stati momenti con qualche tavolo libero nello stand (mai successo prima d’ora). Probabilmente incide molto la depressione del mercato: la partecipazione a un salone ha dei costi anche per i visitatori e le aziende forse pensano che questa possa essere una spesa ingiustificata ed eliminabile. Un circolo vizioso, che coinvolge anche i saloni dedicati al prodotto finito, dove stanno tutti aspettando di ripartire. In realtà noi stiamo proponendo tantissime novità e questo evento attira molto anche i piccoli brand o le startup. Ma da anni aspettiamo l’arrivo dei grandi produttori del mondo sport”.
“Noi abbiamo sempre lavorato bene – spiegano Elisabetta Bianco e Luca Olivini (Maglificio Ripa) - Forse il calo c’è stato, ma è stato compensato dalla qualità molto buona dei clienti, arrivati con le idee più chiare, grande positività e interesse. Il calo delle presenze a livello generale ha permesso una specie di selezione che ha privilegiato i grandi clienti. Questo innegabile momento di crisi ha aiutato tutti, espositori e visitatori, a focalizzare. In passato potevano permettersi di fare sperimentazione, adesso arrivano dopo aver fatto una ricerca di mercato. Il punto è che è tardi: servirebbe un salone a settembre. Poi questa fiera è tanto francese, dal punto di vista dei visitatori: ci vorrebbero più marchi internazionali tra i visitatori”.
“L’affluenza è stata decisamente inferiore rispetto agli anni scorsi, ma la qualità dei visitatori è stata assolutamente buona e primi due giorni abbiamo lavorato bene – commenta Furio Annovazzi (Iluna) – I motivi della scarsa affluenza  sono gli stessi anche per altre fiere: si spende meno e chi rinuncia lo fa solo per motivi economici. Oggi come oggi credo che il miglior investimento per un salone sarebbe quello d’invitare i clienti più importanti che potrebbero contribuire non poco a mantenere alto il livello dei visitatori”.
“Rispetto agli anni scorsi l’affluenza è stata molto bassa – aggiunge Nicola Iori (Eurostick) – Mancavano i visitatori dell’America del nord (per le elezioni) ma anche dell’America del sud, gli italiani delle regioni più lontane per problemi di trasporti, gli stilisti delle grandi aziende. È un momento di crisi generale che ha portato tagli anche sulle fiere. È stato un anno decisamente difficile per tuti. Anche le date andrebbero ripensate: l’anno prossino il salone sarà organizzato una settimana prima di questa solita data, ma l’ideale sarebbe la prima o la seconda settimana di ottobre”.
“In qualità di partner ufficiale di lunga data di MarediModa, consideriamo il salone un’opportunità preziosa per entrare in contatto con i nostri clienti – spiegano i responsabili del brand , presenti al salone di Cannes - Quest'anno l'evento ha rappresentato anche la piattaforma ideale per svelare la nuova immagine del nostro marchio e presentare la fibra Lycra EcoMade di origine biologica. I visitatori hanno potuto sperimentare da vicino questa innovazione attraverso la realtà virtuale immersiva appositamente progettata per l’evento. Siamo inoltre lieti di continuare la nostra duratura collaborazione con i nostri partner Carvico e Jersey Lomellina, che hanno presentato i primi tessuti caratterizzati dalla nuova fibra Lycra con uno spettacolo. Questo progetto sottolinea il nostro impegno condiviso nel promuovere un futuro più sostenibile per l’industria tessile”.